Générale de Santé ha scelto il software Allmybanks per la gestione della propria tesoreria
A seguito di un’analisi dettagliata dei software in commercio, Pierre de Pesquidoux, tesoriere di Générale de Santé, ha scelto la soluzione web di gestione della tesoreria Exalog: Allmybanks.
Può presentarci il Gruppo Générale de Santé?
Générale de Santé è un’azienda leader europea nei servizi di assistenza e sanitari privati (soggiorni a breve, medio o lungo periodo).
Il Gruppo nasce nel 1987 e attualmente annovera oltre 180 strutture (ndr: ospedali e cliniche private), che rappresenta il 17% del servizio ospedaliero privato in Francia. L’anno scorso abbiamo realizzato un fatturato di oltre 2 miliardi di Euro. Esso si compone per l’85% di rimborsi della Previdenza Sociale e per il 10% di quelli della mutua. Il restante 5% deriva dalla quota parte non rimborsabile che resta a carico del paziente per quel che concerne essenzialmente le prestazioni di “alloggio presso strutture ricettive”.
A livello strutturale, quali sono per la sua azienda le conseguenze del tipo di attività e delle modalità di finanziamento relative all’organizzazione della tesoreria di Gruppo?
La nostra azienda, quotata su Euronext Paris, è stata oggetto di un LBO (Leverage Buy-Out, ossia un’acquisizione con indebitamento) nel 2007, sostenuta da un prestito sindacato (ripartito in Senior, Mezzanine e Pik). Questo prestito sindacato, oltre alla sua gestione intrinseca, è anche un vincolo forte poiché ci costringe a mantenere una ripartizione non ottimale dei nostri flussi di gestione della liquidità sulle banche principali del pool (ad esempio, “attività collaterale” su 8 banche).
Inoltre, la struttura del nostro Gruppo di istituti sanitari è una miscela variegata di funzioni centralizzate (acquisti, risorse umane, ecc.) e di funzioni che devono restare decentrate, in virtù della natura stessa della nostra attività legata alla sanità (fortemente regolamentata dai nostri controlli). Di conseguenza, ogni struttura sanitaria ha il proprio direttore, assistito da un CFO e, all’occorrenza, da un capo contabile, responsabile della gestione del conto bancario dell’istituzione. Le SCI che gestiscono gli immobili delle nostre cliniche hanno anch’esse i propri conti bancari, gestiti a livello centrale. Tirando le somme, il Gruppo annovera oltre 350 conti bancari.
Per quanto riguarda la nostra attività di gestione della liquidità, i nostri incassi sono costituiti dai flussi di rimborso delle Casse Primarie di Assicurazione Malattia (tramite bonifico) e dalle mutue (tramite bonifico o assegno), nonché da pagamenti elettronici da parte dei pazienti (che effettuano tramite assegno, carta di credito o in contanti). Per i pagamenti, disponiamo di una centrale d’acquisto interna al Gruppo che gestisce gli ordini di rifornimento presso i nostri fornitori.
Paghiamo questi fornitori tramite bonifico bancario, per mezzo di file emessi dal nostro ERP (specifico per l’ambito sanitario), che dovranno poi essere integrati nella nostra piattaforma di tesoreria centrale.
Infine, il nostro modello capitalista simile a quello dei gruppi delle case di riposo, ci impone vincoli di indebitamento che ci obbligano a mediare fra il desiderio di essere proprietari dei nostri muri (e degli apparecchi medici associati) e quello di essere locatari di un terreno, ad esempio. Questo comporta spesso una posizione di indebitamento finanziario significativo, che dobbiamo ottimizzare ogni giorno per avere una gestione precisa dei nostri beni mobili e immobili e delle passività a essi associate.
Per quale motivo ha deciso di cambiare il software di gestione della tesoreria?
Il progetto è iniziato due anni fa, poco dopo il mio arrivo come Direttore Finanziamenti e Tesoreria della Générale de Santé. A quel tempo eravamo dotati di un software centralizzato, leader sul mercato software francese, e ogni sede operava con il proprio sistema. Quella soluzione andava dal portale di web banking al software di tesoreria installato, che funzionava via modem. Le lascio immaginare la complessità della gestione, dei pagamenti, della reportistica, dei poteri bancari, ecc. L’eterogeneità dei sistemi non ci permetteva di avere una visione perfetta del flusso di tesoreria nel gruppo (problemi di codifiche, nomenclatura unica, ecc.);
Inoltre, il costo di questa gestione era elevato a causa dei vari abbonamenti delle cliniche (portali bancari, ETEBAC, ecc.) e degli investimenti necessari per aggiornare il software delle holding.
Inoltre, la durata degli strumenti non era assicurata a causa della loro incompatibilità con le future evoluzioni delle norme (SEPA, EBICS, ecc.) e una migrazione centralizzata mi era sembrata estremamente costosa dato il basso grado di innovazione della soluzione proposta.
In conclusione, dovevamo dotarci di uno strumento moderno che permettesse a tutti di collaborare su una piattaforma unica (con una tracciabilità totale delle azioni), eliminando in questo modo la duplicazione delle attività.
Perché ha orientato la sua scelta sulla modalità SaaS?
La modalità SaaS permette alle varie sedi di integrare i propri flussi in un unico strumento. Ciò garantisce l’affidabilità delle informazioni: tutto il Gruppo dispone della stessa visione in tempo reale (ovviamente, con adeguati filtri applicati a seconda dei diritti d’uso). E, in qualità di tesoriere del Gruppo, ora ho una conoscenza più ampia dei flussi aziendali, aspetto assolutamente essenziale, in particolare nel contesto della rinegoziazione delle nostre condizioni bancarie.
Perché ha scelto Allmybanks, il software SaaS di gestione della tesoreria di Exalog?
In primo luogo, Allmybanks è effettivamente disponibile in modalità SaaS: questo costituiva il nostro primo criterio di scelta.
Un secondo criterio era la struttura tariffaria della proposta. Altre editrici con lo stesso tipo di offerta propongono una tariffa per utente. Tuttavia, il nostro progetto prevedeva un numero molto elevato di utenti (da 4 a 5 circa per ogni sede); pertanto, non potevamo pensare di orientare la nostra scelta su queste offerte. Con Allmybanks, il costo di implementazione è neutro ed Exalog è la sola ad avere questo approccio. Si tratta di un vantaggio considerevole per strutture che devono rimanere parzialmente decentrate come la nostra.
Infine, l’ultimo criterio decisivo è l’approccio proattivo di Exalog in termini di sviluppo del prodotto. È la comunità di utenti Allmybanks che partecipa allo sviluppo del software, e l’innovazione è un processo comune. In questo modo, il modulo di gestione dei leasing che avevamo chiesto ora è utilizzato da tutti gli utenti di Allmybanks, senza alcun costo aggiuntivo.
Vorrei aggiungere che, nel quadro della nostra problematica di migrazione verso SEPA, scegliere un’editrice che integra tutti gli elementi del sistema dei pagamenti nonché la connettività bancaria, è stato un punto a favore decisivo.
Com’è andata l’implementazione del software Allmybanks presso Générale de Santé?
Inizialmente, abbiamo effettuato insieme a Exalog dei test con le nostre banche per quel che concerne la connettività. Poi abbiamo impostato la configurazione di tesoreria e integrato le nostre holding e il nostro SCI. Siamo stati in grado di passare molto rapidamente ad altre sedi, poiché la configurazione già avviata nella centrale era comune a tutti gli enti del Gruppo. Un altro vantaggio della modalità SaaS.
Il passaggio dell’aspetto dei pagamenti delle sedi è avvenuto in contemporanea alla loro migrazione verso SEPA. Integriamo sulla piattaforma Allmybanks 5 nuove sedi ogni mese, e abbiamo intenzione di aumentare il ritmo.
Qual è il suo bilancio a due anni dall’inizio?
Il bilancio è molto positivo. L’implementazione è stata semplice e rapida.
A livello tanto di holding quanto locale, disponiamo oggi di uno strumento che ci offre più informazioni rispetto a prima. In veste di tesoriere del Gruppo, ho una visione chiara di chi fa cosa, di una tracciabilità completa delle azioni e di una gestione delle configurazioni, in particolare sugli aspetti legati alla sicurezza (accesso e conferma degli ordini).
All’interno di ogni ente, abbiamo a nostra disposizione rapporti e analisi dettagliate di: entrate e spese, finanziamenti mobili o immobili, poteri bancari, ecc.
Infine, siamo in grado di effettuare ricerche sui pagamenti presso tutti i nostri partner bancari e questo direttamente via Internet, a prescindere dalla sede fisica da cui ci colleghiamo.
Quali sono per Générale de Santé le prossime fasi nell’utilizzo di Allmybanks?
Stiamo perfezionando le ultime funzionalità circa la gestione dei contratti di locazione commerciale (ad esempio, locazione a 3/6/9 anni), che potrebbe entrare in IFRS come indebitamento finanziario entro il 2012.
Un altro progetto è l’attivazione di una “Payment Factory”, ossia di una centrale dei pagamenti, che apporterà maggiore efficienza alla nostra struttura in termini di costi. A livello di holding, possiamo dunque ridistribuire i flussi al partner bancario che vogliamo in un’ottica di riduzione dei costi.
Per questa nuova fase, come per tutte le altre, ci affidiamo a Exalog e alla sua innovazione collaborativa.